Serie C: PLAYOFF

Una partita come tante altre quella di sabato sera giocata tra le mura amiche del PalaMascagni ma i tre punti in palio erano sicuramente pesanti perché avrebbero consentito alle ragazze di mister Picchi di proseguire il campionato, già più che buona ed esaltante, entrando in quella zona play-off che avrebbe impreziosito ancora di più questa difficile stagione, iniziata senza tante ambizioni di classifica ma certamente enormi motivazioni sul piano della crescita tecnica. Come poi l'esperienza ci insegna un buon lavoro in palestra, la costanza nel perseguire un obbiettivo e soprattutto l'impegno ed il sacrificio in quel quadrato nove per nove non potevano che portare risultati più che soddisfacenti. Ma veniamo alla partita, certamente difficile contro un avversario difficile intenzionato a non concedere sconti ma soprattutto determinato a conquistare quei tre punti fondamentali per poter sperare di migliorare la propria classifica e di conseguenza accedere nella griglia degli scontri dei play-off in una posizione teoricamente più vantaggiosa. Per quanto ci riguarda invece il nostro imperativo era vincere, esorcizzare le ultime tre partite e tornare a conquistare i tre punti. La matematica ci consentiva anche con il minimo sforzo di accedere ai play-off, bastava un "misero puntarello", ma è con orgoglio che possiamo dire che le leonesse non hanno fatto calcoli, sono entrate in campo con la voglia di vincere punto e basta senza pensare alla possibilità di un aiutino da parte dello Ius Arezzo impegnato sul difficile campo della nostra diretta inseguitrice, l'Impruneta Galluzzo che minacciosamente si è avvicinata a noi pronta a farci lo sgambetto. Partono bene entrambe le compagini giocando bene, un po’ di tensione si percepiva da entrambe le parti ovviamente ma la partita, comunque piacevole giocata punto su punto ha viaggiato sui binati dell'equilibrio fino al 17 pari quando le ragazze di Pontemediceo, causa anche uno sbandamento delle Rossoblù, hanno allungato il passo arrivando al traguardo del venticinquesimo punto con un buon margine di vantaggio e forse anche con la consapevolezza, più che giustificata, di aver inferto un duro colpo alle avversari. Meritato il risultato per le nostre avversarie che più lucide e concentrate hanno portato a casa un'importante primo set con il punteggio di 25 a 21. Finisce qui purtroppo per Pontemediceo la partita perché al rientro in campo capitan Bucaioni e compagne sono state decisamente devastanti, uno tsunami, e credetemi non stiamo esagerando, che si è abbattuto sulle nostre avversarie che un po’ incredule della metamorfosi non sono più riuscite a trovare il filo logico di una partita che poco prima sembrava saldamente nelle loro mani. Una reazione rabbiosa quella delle leonesse che con orgoglio hanno trovato la forza di reagire e come un animale ferito tira fuori le unghie e combatte così le nostre ragazze hanno reagito e con estrema lucidità hanno affrontato il resto della partita con coraggio e determinazione e la voglia di non arrendersi proprio sul più bello ad un periodo un po’ difficile, avaro di prestazioni e di risultati ha caricato le ragazze di mister Picchi che hanno preso in mano il pallino del gioco conquistando meritatamente l'intera posta e di conseguenza l'accesso ai play-off. Il verdetto finale quindi sorride a Calenzano che con il punteggio, mai in discussione, di 25-21,  25-17 e 25-18 conclude in bellezza un campionato già ricco di soddisfazioni. Complimenti comunque alle avversari per l'ottimo campionato disputato e in bocca al lupo per i play-off certamente meritati. Per quanto ci riguarda non era facile reagire soprattutto sotto di un set, ma le ragazze sono state davvero brave a tirarsi fuori da una situazione delicata che rischiava di compromettere tanto lavoro, quanta concretezza in Giulia Del Freo che non sbaglia un pallone e con intelligenza scardina il muro di Pontemediceo giocando sulle mani delle avversarie, non forza quando la situazione non lo consente per poi tirare una fantastica parallela quando intravede uno spiraglio tra le maglie del muro avversario. Solida in ricezione legge il gioco con qualche frazione di secondo d'anticipo facendosi trovare pronta in ogni situazione. Una furia capitan Bucaioni che dopo un primo set nervoso dove non ha trovato lo spunto per giocare come lei pretende da se stessa rientra in campo determinata e più tranquilla, attacca, mura e difende con ordine e grinta e non si fa certo pregare quando si tratta di portare a casa il punto. Che personalità Camilla Pistolesi, ieri promessa in prima divisione oggi splendida realtà in categoria. Anni e anni di duro lavoro in sinergia con Isabella Lotti hanno prodotto un giocatore tecnico, determinato forse non molto potente ma in grado di vedere il campo, sentire i colpi grazie ad una sensibilità sulla palla impareggiabili. Ottima partita la sua attacca palloni su palloni fino allo sfinimento rimanendo però sempre lucida e concentrata. In cabina di regia Lycia " raggio di sole " smista il gioco in modo egregio, un po’ in difficoltà nelle ultime gare ritrova brillantezza e lucidità giocando una buona partita facendo le scelte giuste in ogni momento. Al centro partita superba di Sara " shili " Comparini precisa in attacco, non potenti ma estremamente precisi, ed una maratoneta instancabile a muro che lo percorre senza risparmiarsi cercando di limitare gli attacchi avversari. Brava Sara complimenti, veramente un'ottima prestazione. Che dire di Anastasia " cicognona " Tasselli, inizia con la marcia ridotta un po’ spaesata non riuscendo ad entrare in gioco fino a quando, e questo è uno dei dilemmi di chi la conosce bene, accade quel qualcosa che fa scoccare la scintilla dentro una polveriera, una chiamata dell'arbitro non condivisa, un urlo sciagurato e poco intelligente di un avversaria, un incitamento della compagna insomma il classico panno rosso sventolato davanti ad un toro che trasforma Ana in un giocatore devastante che fa cose straordinarie. Attenta e grintosa a muro, chiama la palla si propone difende due bordate degli attaccanti avversari ed un po’ impermalita da questo rende subito pan per focaccia alle ragazze di Pontemediceo  con due sassate sui quattro metri che la difesa avversaria non vede nemmeno partire chiudendo con l'urlo liberatorio ed il pugno chiuso contenente tutta la soddisfazione per l'apporto dato alla causa. Infine ma non ultima Irene " bonsai " Sasselli tanta generosità e grinta da vendere, una combattente nata non conosce il termine resa, manca la pagina con la parola arrendersi sul suo vocabolario, percorre il campo in lungo ed in largo cattura palloni, si tuffa si rialza e non molla neanche di un centimetro dando sicurezza nella fase difensiva e tranquillità alle compagne che con lei vicino si sentono più serene. Con lei non si può giocare nemmeno a racchettoni sulla spiaggia se non si è disposti a combattere con tutte le proprie forze fino alla fine. Ora testa e cuore ai prossimi impegni perché ciò che è stato fatto fino ad ora non conta più, si cambia mazzo si mescolano le carte e si gioca un'altra partita. Il gioco ora si fa duro, i partecipanti sono forti, determinati ed agguerriti ma in questo tavolo da gioco ci siano anche noi e tutte insieme dovete combattere per raggiungere il miglior risultato possibile. Non si puntano spiccioli ora, non si rilancia, non in queste partite perché la puntata possibile da fare è solo una, all-in, si ragazze tutto quello che abbiamo, sempre e comunque, perché ora chi vince va avanti e chi perde torna a casa dove le fiches rimaste, quelle risparmiate non servono a nulla. Forza ora ragazze, tutte unite e determinate affrontate questo play-off al massimo delle vostre possibilità come singole ma soprattutto come squadra perché alla fine qualsiasi sia il risultato possa essere accettato con tranquillità e serenità consapevoli che non si sarebbe potuto fare di meglio. In bocca al lupo per questa nuova avventura, buona pallavolo a tutti, come sempre SIX-ONE-NINE ma ricordate che non ci sono appelli il risultato delle due prossime gare è cassazione quindi forza ragazze e per usare un gergo del poker.......... ALL-IN

A cura di Bruno Palma